Laghetti Cava Grande |
Sui pianori dominano l’ampelodesma, la scilla e l’asfodelo. Quest’ultimo, nell’antica cultura contadina, era simbolo premonitore: una vistosa fioritura di asfodeli significava la certezza di abbondanti raccolti per il contadino il quale, nei periodi di carestia, poteva anche alimentarsi con le sue radici, riprendendo così un’antica usanza greca.
Per generazioni il fondovalle nei pressi dei laghetti di Avola, è stato abitato da nuclei familiari canicattinesi (Bombaci, Uccello), che, sfruttando il clima favorevole, traevano particolare vantaggio dalla coltivazione dell’ulivo, del mandorlo e del carrubo.
Per generazioni il fondovalle nei pressi dei laghetti di Avola, è stato abitato da nuclei familiari canicattinesi (Bombaci, Uccello), che, sfruttando il clima favorevole, traevano particolare vantaggio dalla coltivazione dell’ulivo, del mandorlo e del carrubo.
Ogni primavera, sui pianori di Cava Grande, si rinnova il rito naturale della fioritura delle orchidee: tra le più belle citiamo l’orchidea a farfalla, l’orchidea cornuta, l’uomo nudo, la ballerina, la barlia, l’opride gialla e l’opride di Bertoloni. Fu il medico greco Teofrasto a dare loro il nome poiché la forma del fiore evocava l’apparto genitale maschile ( la parola greca Orchis infatti significa testicolo); da sempre alle orchidee sono state attribuite oltre che proprietà digestive anche afrodisiache.
Un’escursione è dunque d’obbligo a Cava Grande, per sentirsi partecipi di questo meraviglioso spettacolo della natura e per assaporare gli intensi odori del timo e dell’artemisia. La grande ricchezza ed esuberanza della flora è esaltata da una fauna altrettanto ricca che , a volte, fa delle cave iblee luoghi unici e fondamentali per la sopravvivenza di alcune specie di animali.
Lungo il corso del Cassibile vive e pesca il più colorato fra gli uccelli della fauna siciliana: il martini pescatore. La famiglia degli Alcedinidi, alla quale il martin pescatore appartiene, ha una distribuzione prettamente tropicale sicchè le poche specie delle zone temperate costituiscono delle eccezioni alla regola.
Le acque limpide e pure del Cassibile sono abitate da trote, da tinche, da anguille; alla foce si ha inoltre la risalita di muggini e spigole.
Di grande interesse ambientale è il granchio di fiume.
Nel letto del fiume vive la biscia d’acqua, sempre a caccia di girini o piccoli pesci; sui pianori fra i rettili, citiamo la vipera, il colubro leopardiano, il biacco e il simpatico ramarro.
Scomparsi ormai dalla Sicilia, i grossi mammiferi sono qui rappresentati dall’istrice, dalla volpe, dalla lepre, dal ghiro, dalla donnola e dalla martora. Cava Grande, offre poi un impareggiabile spettacolo con i suoi laghetti, le cascatelle, luoghi dove il ristoro dell’acqua fresca e limpida rende giusta ricompensa agli amanti della natura.
Nessun commento:
Posta un commento