Percorsi naturalistici in Sicilia
La splendida Sicilia, perla del Mediterraneo
venerdì 1 luglio 2011
Grotte Arcaiche, una scenografia fatata
L'isola di Capo Passero, un bazar di sensazioni uniche
Castello di Capo Passero |
E’ qui che il mare, la sabbia, il vento hanno creato un piccolo paradiso.
Fino a due secoli fa circa, il promontorio di Capo Passero era tutt’uno con la Sicilia, alla quale era unito da un esile istmo sabbioso facilmente sottoposto all’erosione del mare; la stretta striscia di terra scomparve isolando il “Capo Passero”.
Sull’isola probabilmente era presente sin dal medioevo una torre di avvistamento, ma le continue incursioni dei pirati costrinsero i giurati di Noto a costruire un piccolo castello ben munito.
In questo pezzo d’Africa alla deriva verso l’Europa, l’isola apparirà ai nostri occhi ricoperta quasi totalmente da palma nana.
La presenza a tappeto della palma nana su tutta l’isola, ha indotto la Società Botanica Italiana a includere l’isola nell’Elenco dei Biotopi di rilevante interesse botanico.
giovedì 30 giugno 2011
Cava Grande del Cassibile, la roccia, la natura, l'acqua
Laghetti Cava Grande |
Sui pianori dominano l’ampelodesma, la scilla e l’asfodelo. Quest’ultimo, nell’antica cultura contadina, era simbolo premonitore: una vistosa fioritura di asfodeli significava la certezza di abbondanti raccolti per il contadino il quale, nei periodi di carestia, poteva anche alimentarsi con le sue radici, riprendendo così un’antica usanza greca.
martedì 28 giugno 2011
Le meraviglie di Pantalica, tra natura e storia
Necropoli Pantalica |
Pantalica è oggi oltre un’area di suggestiva bellezza un sito archeologico di primaria importanza. Con oltre 5.000 tombe scavate nella roccia, è la più grande necropoli della tarda età del bronzo, tanto da essere inserita dall’Unesco nella prestigiosa World Heritage List.
Riserva Saline di Priolo, un paradiso in mezzo all'inferno
Scorcio delle saline di Priolo |
Area Marina Protetta del Plemmirio, tra mare, cielo e terra
Faro segnalatore |
L’interesse naturalistico dell’area si sviluppa sia sulla terraferma (non ancora protetta) sia sopra e sotto il livello del mare. La costa, soprattutto nel settore nord, conserva alcuni interessanti ecosistemi caratterizzati dalla presenza della Palma nana, del Lentisco, del Mirto e cespugli di Timo, Capperi, Euforbie. Interessante anche la presenza di alcune piante tipiche ed esclusive degli ambienti costieri, come la Salicornia, il Finocchio di mare e l’endemico Limonium syracusanum.
In quest’ambiente, formato da una ricca vegetazione, è facile osservare uccelli o in fase di migrazione o che risiedono nell’area tutto l’anno.
Così, nelle aree ricoperte da una fitta vegetazione, non è difficile imbattersi nel piccolo Occhiocotto o in qualche Saltimpalo, mentre, dove la vegetazione è rada, si può osservare la Ballerina bianca, l’Allodola o la Cappellaccia.
Oasi di Vendicari, il fascino "dell'isola" nell'isola
Caletta oasi di Vendicari |
Chi percorre per la prima volta la provinciale Noto – Pachino, guardando dall’alto del promontorio i pantani di Vendicari si sentirà sicuramente avvolto da un alone di mistero. Questo fazzoletto di terra d’Africa è stato salvato dalle mani di speculatori grazie a pochi impavidi naturalisti.
Oggi Vendicari è una Riserva Naturale Orientata, gestita dall’I.R.F.S dove quotidianamente si ha accesso gratuito con l’ausilio della guida.
Da studiosi e da appassionati, Vendicari è stata definita “l’albergo degli uccelli” perché ne accoglie ogni anno migliaia che, prima di spiccare il volo verso le coste africane, qui sostano per rifocillarsi.
Iscriviti a:
Post (Atom)